Dal febbraio 2005 la Casa Anziani Malcantonese, dopo importanti lavori di modifica strutturale, dispone di un reparto protetto per persone affette da problemi cognitivi e/o con problemi comportamentali, dotato di 15 posti letto (di cui 14 posti sono dedicati ai soggiorni permanenti ed 1 posto letto come sollievo per le famiglie), di spazi comuni, nonché di un giardino riservato e privo di barriere architettoniche.
La creazione di questo reparto è stata fortemente voluta alfine di poter garantire cure mirate e personalizzate ai residenti già presenti in casa con problematiche cognitive/comportamentali, cercando di andare incontro alle loro esigenze e a quelle delle loro famiglie.
Gli obiettivi di cura si possono sintetizzare in un’unica frase:
“Massima libertà in massima sicurezza”
L’équipe prosegue l’obbiettivo di garantire uno spazio/ambiente nel quale le persone con problemi cognitivi/comportamentali possono riacquistare la libertà di movimento e la libertà/capacità decisionali (quindi autostima e dignità) senza incorrere in pericoli, siano essi ostacoli architettonici, culturali o sociali.
La concezione delle cure
Nel rispetto e in armonia con la filosofia delle cure della Casa, i concetti cardine che guidano l’agire di tutto il gruppo curante del reparto protetto sono :
– la condivisione delle strategie di cura pianificate ed accettate fra l’équipe curante, il residente (laddove è possibile) e le persone a lui vicine;
– l’ambiente familiare di vita nel quale l’anziano percepisca un sentimento d’appartenenza e di utilità, nonostante i limiti del deterioramento psico-fisico, e dove la quotidianità è strutturata in base ai desideri ed ai bisogni dei suoi residenti.
Per promuovere questi punti fondamentali e per favorire l’istaurarsi di una relazione di fiducia e d’aiuto si privilegiano tecniche di relazione e comunicazione fondate sul metodo Validation e Gentle Care, la vicinanza fisica ed il contatto, l’attività d’economia domestica e la presenza di animali da compagnia.
Il reparto protetto è stato concepito per essere “aperto” all’interno su diversi spazi comuni (compreso il giardino), adatto e sicuro per la convivenza di persone con queste problematiche.
Moduli scaricabili per l’ammissione.